MicroMega aderisce al No B-Day; Flores d'Arcais invitala stampa a dare spazio alla manifestazione nata dalla rete

lunedì 16 novembre 2009

MicroMega aderisce al “No Berlusconi Day"; Flores d’Arcais scrive ai direttori dei giornali: “Uno spazio fisso per la manifestazione nei vostri siti”;

A Ferruccio De Bortoli, direttore di “Il Corriere della sera”, Ezio Mauro, direttore di “La Repubblica”, Mario Calabresi, direttore di “La Stampa”, Gianni Riotta, direttore di “Il sole 24 ore”, Concita De Gregorio, direttore di “l’Unità”, Marco Tarquinio, direttore (ad interim) di “L’Avvenire”, Antonio Polito, direttore di “Il riformista”, Valentino Parlato e Norma Rangeri, direzione e comitato di gestione di “Il manifesto”, Dino Greco, direttore di “Liberazione”, don Antonio Sciortino, direttore di “Famiglia Cristiana”, Daniela Hamaui, direttore di “L’Espresso”, Piero Ignazi, direttore di “Il Mulino”, Pierluigi Sullo, direttore di “Carta”, Giovanni De Mauro, direttore di “Internazionale”, Massimo Bordin, direttore di “Radio Radicale”, Danilo De Biasio, direttore di “Radio Popolare”.

(questa lettera non è stata inviata a Antonio Padellaro, direttore di “Il Fatto Quotidiano” perchè il suo giornale ha anticipato tutti e da giorni sta già dando all’iniziativa “dal basso” tutta l’attenzione che merita)

di Paolo Flores d’Arcais


Caro amico, caro collega, la proposta di legge sul “processo breve” segna un salto di qualità nei tentativi dell’attuale maggioranza parlamentare di ignorare o rovesciare il dettato costituzionale. Questa volta non viene neppure tentata alcuna forma di alibi o di mascheramento, viene sbandierata l’esigenza unica e dirimente di questa e delle infinite leggi che l’hanno preceduta: Berlusconi non deve essere processato. Punto e basta. E poiché insigni costituzionalisti hanno spiegato come questa proposta sia perfino più anticostituzionale di altre già bocciate dalla Consulta, è evidente che l’imperativo dirimente (Berlusconi non deve essere processato) troverà l’altra strada, tante volte minacciate: cambiare la Costituzione.

continua...



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